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Bruno Vidoni (Cento, 1930-2001) deve la propria notorietà ad alcune provocatorie sperimentazioni fotografiche concettuali, realizzate nei primi anni Settanta del Novecento. L'artista centese sosteneva che la fotografia bellica avesse perso ogni valore documentario e che il fotoreporter non fosse più un testimone obbiettivo, ma solo un fornitore di immagini destinate a soddisfare le richieste dei grandi gruppi editoriali. In questo catalogo ripercorriamo le famose beffe fotografiche di Vidoni, che fecero tremare le riviste specializzate: la più celebre del 1973 con il falso reportage dall'Irlanda del Nord, poi la guerra in Cambogia filmata nelle campagne ferraresi, la storia di una inesistente cellula terroristica mediorientale e una suggestiva sequenza che riprende i momenti precedenti una immaginaria e tragica corrida nella Spagna franchista. Truffe geniali, che omaggiano la creatività, la tecnica e la capacità narrativa di un grande artista.